Per chi non l'avesse fatto, consiglio la previa lettura dell'estratto del discorso di Callicle e, a chi potesse interessare, consiglierei la lettura integrale dell'opera, che può essere introdotta da questo riassunto.
Come si può leggere, Callicle attacca la filosofia con degli argomenti molto sottili e strategici. Rappresentando l'etica aristocratica, dà più importanza ai discorsi in pubblico che ai dialoghi socratici: significa che ricerca la persuasione più che la verità.
Ma questo è lo spirito generale dell'epoca: Callicle nel dialogo ospita in casa due dei più importanti sofisti della storia greca: Gorgia di Leontini e il suo discepolo Polo di Agrigento, ma chi erano i sofisti?
Oggi usiamo il termine in senso dispregiativo, un sofista è un arrivista, che parla bene ma razzola male, che fa discorsi capziosi e cerca sempre di prevalere con la parola. A partire dal V sec. a.C., cioè in pieno periodo classico, se ci atteniamo alla periodizzazione comunemente accettata, i sofisti rappresenteranno una vera e propria rivoluzione per Atene e per la Grecia. Dal punto di vista culturale rappresentano i nuovi educatori (sofista deriva da "sophos", è quindi un "professionista del sapere"), che spostano l'attenzione dal piano cosmogonico e cosmologico (cioè dalla fondazione e dalla organizzazione dell'universo) a quello antropologico. Si interessano più sull'uomo e sul suo comportamento anzichè su quale Archè sostenga il tutto: sono sovvertitori di quel sapere tradizionale e totalizzante che parte da Omero e che giunge a Democrito.
Mettono a critica ogni sapere infondato, non si accontentano dei dogmi e usano come cavallo di battaglia la retorica. In particolare la loro importanza filosofica è data da quel considerare impossibile una continuità tra logos (discorso, ragionamento, libro) e realtà: Gorgia ad esempio arriverà a dimostrare che nulla esiste e seguendo il suo ragionamento (logos) anche oggi a leggerlo uno farebbe fatica a confutarlo. Questo è solo un modo per mostrare quanto il ragionamento possa essere fuorviante, quindi quanto le "teorie del tutto" possano essere altrettanto errate. Il logos eracliteo che svela la realtà per quello che è, non è più ammesso nel regime sofista, perchè essendo tutto relativo conoscenze certe non ve ne possono essere. Ecco allora perchè l'unica cosa che conta è prevalere: perchè l'alternativa, la ricerca della verità, è un valore vano. Allora i sofisti saranno spesso raffigurati come delle fiere aggressive, come quel Trasimaco del primo libro della Repubblica di cui abbiamo già parlato.
Consiglio di guardare questo video per trarre degli spunti di riflessione:
E' un intervento di 5 minuti in cui l'interlocutore non dirà assolutamente nulla, ma arriverà comunque ad ottenere folti applausi: dimostrazione che un articolato discorso o un'argomentazione vuota hanno lo stesso effetto. Consiglio anche una rappresentazione leggera delle Nuvole di Aristofane, una commedia che dipinge bene quello sgomento degli ateniesi di fronte al nuovo sapere dei sofisti:
- https://www.youtube.com/watch?v=Bldbsp6Zo9A
Ora che abbiamo ritagliato una piccola cornice su chi sia il nostro interrogatore (un Callicle sofista e aristocratico), possiamo analizzare punto per punto le sue tesi...

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