L'amore romantico... bellissimo e spezza cuori allo stesso tempo! Perchè ci facciamo trascinare dalla sua chiamata emotiva? Amare significa che la nostra vita non ha senso? O è una fuga dalla nostra solitudine e sofferenza?
L'amore è uno sfogo per i nostri desideri sessuali? O un trucco della biologia, per farci procreare? E' tutto ciò di cui abbiamo bisogno? Ne abbiamo davvero bisogno?
Se l'amore romantico ha uno scopo, oggi gli scienziati e gli psicologi non lo hanno ancora trovato, ma lungo il corso della storia, alcuni tra i più rispettabili filosofi hanno messo sul piatto alcune teorie affascinanti.
"L'amore ci rende completi, ancora", Platone
L'antico filosofo greco, Platone, esplorò l'idea che noi amiamo per diventare completi. Nel Simposio raccontò di una cena, in cui Aristofane, un commediografo, intrattenne i suoi ospiti con questa storia... Un tempo gli umani erano creature con quattro braccia, quattro gambe e due teste. Un giorno fecero arrabbiare gli Dèi, e così Zeus li tagliò in due. Da quel momento, ogni persona sentì la mancanza della propria metà. L'amore è quindi il desiderio di trovare il proprio "compagno d'anima", che ci possa rendere completi, ancora. O almeno questo è quello che Platone credeva avrebbe detto un commediografo ubriaco ad una festa...
A questo proposito guardate la bellissima scena tratta dal film "Tre uomini e una gamba" di Aldo, Giovanno e Giacomo!
"L'amore è un raggiro per avere dei figli", A.Schopenhauer
Molto molto tempo dopo, un filosofo tedesco, Arthur Schopenhauer, sostenne che l'amore, fondato sull'istinto sessuale, fosse solo un'illusione. Propose che noi amiamo perchè il nostro desiderio ci dirige a pensare che un'altra persona ci possa rendere felici. In verità ci stiamo soltanto sbagliando, perchè la natura ci sta ingannando per procreare e la fusione d'amore che prima ci aveva illuso è consumata nei nostri figli. Quando i nostri desideri sessuali sono soddisfatti, siamo rigettati nella nostra esistenza tormentosa. Riusciamo così solo a mantere le specie e perpetuare il ciclo della tragedia umana... Sembra proprio che Arthur avesse bisogno di un abbraccio...
"L'amore è una fuga dalla nostra solitudine", B.Russel
Secondo il premio nobel, filosofo e matematico britannico, Bertrand Russel, noi amiamo per ammorbidire i nostri desideri psicologici e fisici. Gli uomini sono strutturati per procreare, ma senza l'estasi della passione amorosa, il sesso non soddisfa. La nostra paura di questo mondo crudele e indifferente, ci costringe a costruirci intorno delle "celle" molto resistenti, che ci isolano. L'amore è quella luce e quel calore che ci aiuta a superare la nostra paura del mondo, uscendo dalle nostre celle solitarie e affrontare con più disinvoltura la vita. Con l'amore si raggiunge un'esistenza completa, è la cosa più bella che ci possa capitare.
"L'amore è un'afflizione fuorviante", Buddha
Siddhartha Gautama, meglio conosciuto come Buddha, o "l'Illuminato", avrebbe probabilmente da discutere con Russel. Buddha propose che noi amiamo perchè tentiamo di soddisfare i nostri bisogni basilari, quindi le nostre brame d'amore sono una devianza. I legami, come un amore romantico, sono grandi fonti di sofferenza. Per fortuna, Buddha scoprì gli "otto sentieri", una sorta di programma per estinguere il fuoco della passione, in modo da raggiungere il Nirvana: un eterno stato di pace, chiarezza, saggezza e compassione.
Lo scrittore Cao Xueqin, illustrò il sentimento buddista dell'amore come follia in un dei più grandi scritti della storia cinese, "Il sogno della camera rossa". In una sotto-trama Jo Ray si innamora di Wang Xifeng, che lo inganna e lo umilia. Emozioni conflittuali di amore e odio lo divorano, così un Taoista gli dà uno specchio magico che lo può curare a patto che non si guardi (ricordando un po' il mito di Orfeo e ed Euridice)... Ma ovviamente si specchiò e vide Xifeng. La sua anima entrò nello specchio e fu trascinata da catene di ferro fino alla morte....
Non tutti i buddisti hanno quest'idea dell'amore, sia romantico che erotico, ma la maggior parte di queste storie erano tragedie e molti erano gli specchi magici che avrebbero dovuto salvare dalle pene d'amore.
"L'amore ci permette di andare oltre noi stessi", S. de Beauvoir
Concludiamo con un'idea un po' più positiva... La filosofa francese Simone de Beavoir, affermò che l'amore è il desiderio di integrarsi in qualcun altro ed è ciò che riempie la nostra vita di significato. Fu sempre più interessata su come amiamo e come possiamo amare meglio, rispetto a perchè amiamo. Osservò che il problema del tradizionale amore romantico è che può essere così travolgente da farlo diventare l'unica nostra ragione di essere. Fare dipendere la tua esistenza da un altro, può ricadere facilmente nella noia e in giochi di potere. Per non cadere in questa trappola Beauvoir propose l'amore "autentico", che è molto più come una grande amicizia. Gli amanti su supportano a vicenda, scoprendo loro stessi, andando oltre se stessi, e giungendo al mondo e alle proprie vite insieme.
Anche se non sapremo mai perchè ci innamoriamo, possiamo essere certi che è una montagna russa di emozioni, è spaventoso ed eccitante, ci fa soffrire e ci fa arrabbiare, forse perdiamo noi stessi, forse troviamo noi stessi, potrebbe spezzarci il cuore, o potrebbe essere solo la cosa migliore nella vita... Non resta che scoprirlo da soli.
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