sabato 13 ottobre 2018
Musica humana e scuola musicologica bolognese
Il De musica (1) di Severino Boezio è un'opera giovanile composta tra il 500 e il 507 d.C da un romano poco più che ventenne, orfano e sconvolto dalla conquista dell'Italia da parte dei barbari di Odoacre e Teodorico. Nonostante il drammatico momento storico che stava vivendo, cioè la caduta dell'Impero romano d'Occidente, nel De musica Boezio non fa che parlare dell'ordine, matematico e meraviglioso, dell'universo. Un signore di 1500 anni fa, senza luce elettrica né penna a sfera, nel pieno della dissoluzione del mito dell'Impero e in una regione, la penisola italica, che vedeva praticamente ogni giorno devastazioni e turpi vessazioni sul proprio popolo, continuava a scrivere, nella penombra della propria candela, che il mondo è ordinato e razionale. Quasi ironicamente, ora che abbiamo elettricità e penne a sfera non facciamo che dire che il mondo è caotico e irrazionale.
venerdì 31 agosto 2018
Pensare la techno music
Non è un ossimoro? Pensare e techno? Si può davvero trarre un risultato che meriti lo sforzo? Perché no mi chiedo io.
mercoledì 29 agosto 2018
Jazz e filosofia
Chi l'ha detto che i filosofi non possano mettere il becco nel mondo del jazz?
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