Nel testamento di Franz Kafka possiamo leggere la richiesta
esplicita, rivolta all’amico Max Brod, di bruciare tutti i manoscritti delle
sue opere. Racconti, raccolte, collaborazioni, romanzi, diari, quaderni,
lettere e saggi di inestimabile valore sarebbero oggi nell’oblio più totale se
Brod non fuggì in Palestina con l’intero lascito durante l’invasione della
Cecoslovacchia nel 1939. Così iniziò la lunga e tortuosa vicenda delle lotte
ereditarie dei lavori kafkiani:
