mercoledì 8 febbraio 2017

La storia è il giudice supremo degli artisti?


Nel testamento di Franz Kafka possiamo leggere la richiesta esplicita, rivolta all’amico Max Brod, di bruciare tutti i manoscritti delle sue opere. Racconti, raccolte, collaborazioni, romanzi, diari, quaderni, lettere e saggi di inestimabile valore sarebbero oggi nell’oblio più totale se Brod non fuggì in Palestina con l’intero lascito durante l’invasione della Cecoslovacchia nel 1939. Così iniziò la lunga e tortuosa vicenda delle lotte ereditarie dei lavori kafkiani: